A seconda della funzionalità e delle interazione con gli utenti, i siti web possono essere definiti statici o dinamici.
Un sito web statico offre sempre lo stesso tipo e quantità di informazioni.
Un sito web dinamico offre invece all'utente la possibilità di ricercare informazioni tramite filtri, di compiere operazioni che modificano la struttura del sito stesso, aggiungendo o cancellando informazioni, commenti, immagini e video, o condividendo le stesse informazioni su altri siti, piattaforme e strumenti di comunicazione di massa.
I siti web dinamici più complessi hanno una interfaccia di gestione (backend) che consente agli utenti abilitati, anche meno esperti, di modificare l'aspetto pubblico del sito (front end)
Un sito web statico può essere costruito utilizzando solo pagine di testo, con un linguaggio di markup di base, come l'HTML.
Un sito dinamico, invece, richiede una struttura più complessa, partendo da un linguaggio di programmazione come PHP o python, per creare la sua struttura e l'utilizzo di un database ( come mariadb) per la gestione dei dati.
Poiché la procedura per la creazione di un sito web è simile e ripetitiva in alcuni punti, vengono spesso utilizzati strumenti chiamati framework (come laravel o symfony) che contengono blocchi di codice già creati e semplificano la procedura di sviluppo.
Un'ulteriore semplificazione è possibile con l'utilizzo di un CMS (sistema di gestione dei contenuti) come WordPress, Prestashop, Magento, Drupal, Joomla, ecc. che permette in modo semplice ed intuitivo di sviluppare un sito senza dover gestire la maggior parte dei problemi tecnici, concentrandosi sui contenuti.
A seconda del livello di complicazione, funzionalità ed estensione del sito, possono essere utilizzati alcuni o tutti i seguenti passaggi:
Si parte da un'analisi del mercato e della concorrenza, volta a stabilire gli elementi di successo e le strategie di comunicazione da utilizzare, che variano anche a seconda diversi fattori (età, sesso, estrazione sociale degli utenti, tipologia dei prodotti offerti, psicologia di vendita, ecc.) che servono a dare l'imprinting per le fasi successive.
Uno schema a blocchi wireframe, fornisce una bozza strutturale del sito con un'analisi rappresentativa delle sole funzionalità, utile per studiare la dinamica del progetto in termini di usabilità e individuando eventuali punti critici, consentendo un più rapido sviluppo del sito e la prevenzione di errori.
Il wireframe è una bozza di quello che diventerà il layout di pagina e include intestazione, barra di navigazione, sezione dei contenuti e piè di pagina, focalizzando l'interesse sulla gamma di funzioni disponibili, la priorità di visualizzazione delle informazioni e offerte di funzionalità, le regole secondo cui visualizzare tali informazioni (filtri), il layout delle informazioni in base al dispositivo utilizzato (reattività)
Una volta stabiliti contenuti e funzionalità, è il momento di decidere come presentarli all'utente.
Una buona veste grafica del sito non solo presenta con eleganza i contenuti, ma serve anche a creare chiarezza di esposizione, e a far sì che l'utente non si annoi durante la navigazione.
Il grande successo di molti siti è spesso dovuto alla facilità di utilizzo e alla tendenza al non abbandono.
Il segreto per avere un sito veloce e funzionale, scalabile in base alle esigenze, e ben indicizzato dai motori di ricerca secondo i principi della SEO, sta nel codice.
Un programma lineare e ben strutturato, chiaro e preciso sarà sempre più manutenibile e facilmente modificabile, evitando di incorrere in errori durante lo sviluppo o in vulnerabilità del sito.
Testare il codice prima di metterlo in produzione è un punto chiave per evitare grossi problemi domani.
Il test non consiste solo nell'analisi delle vulnerabilità e nella rimozione degli errori, ma anche nell'ottimizzazione del codice, mantenendolo chiaro e leggibile, flessibile e di facile manutenzione.